PEDALATE NEL BOSCO

Che bellezza, che gioia. Pedalare nel bosco in autunno. Qualcosa di impagabile, davvero meraviglioso. Le ruote scivolano lisce su un tracciato che pare un fantastico tappeto, fatto di un fogliame variopinto che solo la stagione riesce a donare. Si passa in una metamorfosi cromatica da un giallo che pare dorato, ad un rosso verdastro. E la varietà delle foglie, a seconda della natura degli alberi rende il bosco un parco stupendo. L’aria frizzante che dona la stagione sparge un profumo lieve ed insolito che riempie i polmoni ed ha una funzione terapeutica, spargendo molecole di salute. Tutto l’ambiente sprona i muscoli; le gambe premono sui pedali e non si avverte la fatica ancor quando il tracciato si inerpica d’improvviso in mezzo ai tanti alberi, che sembrano colonne alte e solenni, come un anfiteatro naturale e pur sempre stupendo. Quando si pedala in solitaria scioltezza nel silenzio più naturale si pensa che l’atmosfera possa essere motivo di meditazione. Il pensiero vola alto. E può sembrare che il bosco dorma in un silenzio che sa di pace, di quiete sonnolenta. Niente di più ingannevole. Il bosco vive e bisogna saperlo ascoltare da un battito d’ali, da uno stormir di foglie, da una folata di vento, da una rauca intonazione che pare un invito di un cervo in cerca di compagnia amorosa… E quanti ancora sono gli abitatori del bosco che si celano al ciclista teso allo sforzo turistico che pur sempre è attonito e piacevolmente sorpreso. Certo la pedalata nel bosco diventa una fatica piacevole, tonificante che fa bene al fisico, alla mente, al cuore. Ma spingere sui pedali dopo un temporale, con una pioggia dilagante è ancora più salubre. Si, perché il bosco si riempie di molecole miracolose che fanno tanto bene ai nostri polmoni e purificano il nostro organismo con una ossigenazione che nessuna medicina potrebbe offrire, potrebbe garantire. Dopo un violento acquazzone dunque il bosco diventa una specie di “codice verde”, quello più indicato per offrirci tantissime pillole della salute, per gente sana, e si capisce. È tutto molto gratificante, soprattutto di questi tempi, sempre bombardati da notizie allarmanti: l’aria che respiriamo piena di CO2, di veleni, di sostanze cancerose, di malattie che ancora non conosciamo… E poi le stagioni che non rispettano più il calendario, con venti impetuosi. Con temperature fuori orario, eccetera eccetera. Da tempo si stanno attrezzando negli alberghi le zone della salute e del benessere, con piscine e saune. E perché non pensare anche a rendere più fruibili i nostri boschi? Gli amatori del ciclo sempre più numerosi ringrazieranno…

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