PERCORSO CARNIA CLASSIC 2018 EXTREME
TERRENO 100% asfalto
DISTANZA 146 Km
DISLIVELLO 3750 mt.
TIPO EXTREME
DISTANZA 146 Km
DISLIVELLO 3750 mt.
TIPO EXTREME
DESCRIZIONE
Partenza da piazza XX Settembre a Tolmezzo, direzione sud e si raggiunge il ponte Avons che attraversa il Tagliamento e ci porta all’inizio della salita per Verzegnis. Con salita a gradoni si raggiunge la frazione Chiaicis e svoltando a destra si inizia la discesa che con una breve risalita a metà conduce a Invillino, località Madonna del Ponte. Svolta a sinistra e lungo la zona industriale ci si immette sulla statale 52 direzione Enemonzo. Svoltando a destra si sale verso Colza e poi in discesa si giunge al quadrivio di Raveo. Si va a destra e in leggera discesa si raggiunge Villa Santina e alla rotonda si va a sinistra e si inizia la lunga salita che conduce a Lauco e poi allo scollinamento di Porteal . Da qui strada stretta e tortuosa sempre ripida, sia in salita che discesa. Arrivati con faticoso saliscendi a Curiedi ci si rilassa e si scende velocemente fino a Casanova. In fondo si svolta a destra e si transita a Tolmezzo attraversando il ponte di Caneva, svolta a sinistra e si raggiunge Cedarchis. Si va a destra e si imbocca la strada vecchia che conduce a Paularo, in salita pedalabile. Da Paularo le cose si fanno serie, visto che l’ascesa al passo Duron è ripida , molto ripida, sopratutto la primissima parte. La discesa che segue è impegnativa per pendenza e tortuosità e con una picchiayta velocissima conduce a Paluzza. Si attraversa la statale e attraversando Cercivento si sale lungo la Valcalda fino all’omonima sella e al paese di Ravascletto. Lungo la salita alzando lo sguardo a sinistra si vede il “Cubo”, posto in cima allo Zoncolan e meta dei più scatenati. Da Ravascletto si scende velocemente a Comeglians e Ovaro. Da qui svolta a sinistra e passando sotto l’arco di legno inizia il mitico Kaiser. Subito impegnativo dalle prime pedalate ancora in mezzo alle case e fino a Liaris. Qui pochi metri di pianura e alla svolta a sinistra si capisce perchè lo chiamano il mostro. I prossimi chilometri sono i più duri caratterizzati da rettilinei che fanno sudare ogni metro conquistato. Salendo le pendenze calano leggermente ma rimangono sempre importanti, fino a raggiungere il cartello con la foto del Pirata. Da qui si respire e passando le due gallerie si giunge in vista della vetta. Due tornanti ancora da affrontare e il duro è finito. Attenzione ai primi tre chilometri di discesa, veramente ripida. Dal parcheggio a Sutrio invece è strada larga con dieci chilometri a velocità altissima. Il rientro verso Tolmezzo è facile e segue prima la statale verso Arta e poi la strada fatta in precedenza attraversando Zuglio Terzo e Casanova. Ultimo chilometro tra le vie cittadine e il traguardo è in vista.
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