MTB ARTA TERME – PRAMOSIO E RAMAZ

MTB ARTA TERME – PRAMOSIO E RAMAZ

MTB ARTA TERME – PRAMOSIO E RAMAZ
TERRENO salite quasi tutte su sterrato e discese su sentiero
DISTANZA 70 Km
DISLIVELLO circa 3300vmt.
DIFFICOLTÀ molto impegnativo
DESCRIZIONE
COME RAGGIUNGERE IL POSTO:
La traccia parte da Arta Terme, che si trova lungo la Statale 52bis tra Tolmezzo e Paluzza.

DESCRIZIONE PERCORSO:

Raggiungere Cercivento e prendere in salita la ciclabile che si stacca a sinistra in prossimità del nuovo ponte che collega con Paluzza. Salita pedalabile e poi discesa portano in località Enfretors dove si attraversa il grande ponte di legno e si risale brevemente la statale. Alla prima possibilità si prende a destra una sterrata che sale verso località Laipacco (Pakai) e poi salire verso Malga Pramosio. La salita è lunga ed è caratterizzata da ottimo fondo sterrato. Dalla malga si continua la salita ora con pendenze più tossiche fino alla deviazione a destra che porta al passo Pramosio. Il bivio è segnalato con un cartello sbiadito e si trova in cima ad uno strappo duro. Dal passo che si raggiunge in breve si scende puntando all’inizio ad un paletto bianco/rosso. Poi discesa a tratti ciclabile e al bivio andare a destra. Inizia un traverso di mezz’ora circa con ciclabilità molto discontinua e con qualche tratto esposto. Il traverso si conclude con l’immissione in una strada sterrata che si segue in salita verso la malga Bishof alta. Proseguire in salita fino allo scollinamento poi breve discesa e poi salita con strappo finale che porta al rifugio austriaco Zollnersee hutte. Da qui andare in piano su sentiero verso l’Italia fino al passo Pecol di Chiaula. Discesa bella e tecnica fino al rifugio Fabiani. Scendere ancora su sentiero ancora più bello fino alla strada sterrata che sale da località Ramaz. Salire per strada fino alla malga Lodin. Dalla malga inizia un traverso in leggera discesa e poi ci si tuffa a destra nel prato scendendo su sentiero che poi entra nel bosco. Scendere su bellissima traccia fino a Ramaz. Prendere poi l’asfalto in discesa e seguire la strada asfaltata che poi sale in direzione Paularo. Appena prima della baita Da Nelut si scende a destra verso il ponte Fuset che si raggiunge su sentiero tecnico a tornanti. Si attraversa l’impressionante orrido e si sale su sentiero ciclabile che poi diventa strada forestale abbandonata, ma sempre ciclabile. Questa dopo parecchio pedalare si immette in un’altra sterrata più trafficata. Si sale ancora e si passa davanti alla malga Cuesta Robia bassa. Si prosegue e finalmente finisce la salita e con un traverso si raggiunge il castello Valdajer. Si prende la salita a sinistra appena sopra il castello e la si segue lungamente fino alla fine dove si deve prendere il sentiero 405. Lo si vede dallo slargo guardando a ovest dove si vedono delle tracce di trattore su terreno rossastro. La discesa fino a Naunina è molto lunga e lenta con il primo tratto su single track ed il secondo su traccia più larga. Giunti in località Valpudia si può scendere per asfalto a tornanti fino a Naunina e Paluzza oppure andare a sinistra e continuare su sterrato andando a Zenodis o Naunina. La traccia fa quest’ultima alternativa.

UNA PANORAMICA SUL GIRO
Itinerario molto lungo e faticoso che racchiude alcune perle che meritano una visita come le discese da pecol di chiaula e da malga Lodin. Entrambe perdono molto del loro fascino se affrontate con la vegetazione rigogliosa. Molto meglio andare presto in stagione appena i pendii sono liberi da neve o ad agosto quando qualche anima pia passa con il decespugliatore.

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